No products in the cart.
Punta Licosa
A Punta Licosa, A Sapri,
La spiaggia di Punta Licosa la ritroviamo in uno dei posti più incontaminati del Cilento. Nel comune di Castellabate troviamo infatti Punta Licosa, raggiungibile solo mediante una strada privata o un sentiero che parte da San Marco di Castellabate.
La spiaggia di Punta Licosa è una delle più affascinanti e isolate del litorale cilentano, poiché è raggiungibile in auto solo dai residenti.
I turisti possono raggiungere l’arenile di Licosa tramite bici o a piedi lungo il sentiero di San Marco, oppure tramite il mare con barche.
In barca, facendo sosta in andana, in questa striscia di mare, si consente ai turisti di tuffarsi in una delle zone più suggestive del territorio. L’Isola di Licosa e il suo Faro, infatti, oltre a mostrare il fascino della natura ospitano testimonianze storiche di età romana.
Spesso è possibile fare anche snorkeling, ovvero l’osservazione del fondale marino, indossando maschera e boccaglio e nuotando in superficie.
Presso Punta Licosa, infatti, è presente anche un piccolo porticciolo molto caratteristico, e di frequente i bagnanti si posizionano proprio sul molo, poiché è uno dei punti più comodi dove prendere il sole.
Si giunge a Punta Licosa, in pratica, quando termina il sentiero sterrato e inizia il tratto asfaltato che percorre il promontorio fino al porto di Punta Licosa.
La spiaggia di Punta Licosa è selvaggia, quasi incontaminata. La posidonia ne preserva l’erosione. Il mare è cristallino e farsi un bagno a Punta Licosa è un’esperienza da vivere. Il litorale di Punta Licosa è perlopiù scosceso, ma i tratti di spiaggia per prendere il sole sono vari e, considerata la poca affluenza turistica, sono molto intimi.
A dir la verità più che la spiaggia di Punta Licosa, ad essere frequentato è il mare.
Molte imbarcazioni e yacht si recano a Punta Licosa. Il litorale, tra l’altro, è Area Marina Protetta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Un’escursione in barca consente di vivere a 360 gradi il Cilento. Come già detto questo tipo di esperienza offre una conoscenza completa del territorio agli amanti del mare ma anche a coloro che vogliono divertirsi a bordo. Il giusto mix di avventura, svago e relax è assicurato, ad esempio, da Cilento Coast to Coast che realizza minicrociere e tour nelle località marine più belle e affascinanti del Cilento.
IL PORTO DI PUNTA LICOSA
Facendo una passeggiata nell’isola si percorrerà un sentiero perlopiù pianeggiante, quasi tutto sterrato con tratti asfaltati o cementati. Il percorso è caratterizzato dalla tipica macchia mediterranea e un continuo sguardo sul Mar Tirreno. Suggestivo, soprattutto in giornate senza foschia, il colpo d’occhio che regala il promontorio della Costiera Amalfitana e l’isola di Capri. Si giunge a Punta Licosa, in pratica, quando termina il sentiero sterrato e inizia il tratto asfaltato che percorre il promontorio fino al porto di Punta Licosa.
La spiaggia di Punta Licosa è selvaggia, quasi incontaminata. La poseidonia ne preserva l’erosione. Il mare è cristallino e farsi un bagno a Punta Licosa è un’esperienza da vivere. Il litorale di Punta Licosa è perlopiù scosceso, ma i tratti di spiaggia per prendere il sole sono vari e, considerata la poca affluenza turistica, sono molto intimi.
A dir la verità più che la spiaggia di Punta Licosa, ad essere frequentato è il mare.
Molte imbarcazioni e yacht si recano a Punta Licosa. Il litorale, tra l’altro, è Area Marina Protetta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
IL MITO DELLA SIRENA LEUCOSIA
L’isola di Licosa e più in generale Punta Licosa risulta essere ancora più affascinante grazie al suo mito. Il Cilento, infatti, è conosciuto anche come terra del mito. Due sono i collegamenti con i miti omerici, quello dell’incontro tra Ulisse e il Ciclope tra Palinuro e Marina di Camerota e quello della sirena Leucosia, o Leucosya. Un’altra leggenda riguarda, invece, la nascita della Magna Grecia, con l’arrivo di Enea. Quest’ultimo fondò l’attuale Elea, e il suo nocchiero Palinuro, diede il nome all’omonima località marina cilentana.
Il mito della sirena Leucosya è narrato da Omero nell’Odissea.
Tutti sappiamo come durante la sua “odissea”, Omero, sia riuscito a non farsi ammaliare dal canto di tre sirene. Queste, Leucosia, Partenope e Ligea, vivevano sugli scogli della baia di Salerno. Secondo la leggenda, le tre sirene, vinte da Ulisse, si lasciarono cadere in mare gettandosi da un’alta rupe.
Il corpo di Partenope raggiunse le foci del fiume Sebeto, dove i cumani fondarono Neapolis, l’attuale Napoli.
Il copro di Ligea giunse fino in Calabria, presso Terina, una città dell’allora Magna Grecia.
Leucosia, invece, giunse nei pressi dell’attuale Paestum, nel golfo di Poseidonia, dando il nome all’isola di Licosa e quindi a Punta Licosa.